U14: a Rivarolo un ottimo esordio

Alla sua prima uscita ufficiale il gruppo under 14 allenato da Michele Imbruno e Giulio Barberis torna da Rivarolo con un’ottima quinta piazza all’attivo. Un risultato che acquista ancora più valore se si considera che gli stop patiti al torneo del Cinquantenario dalle lingottine sono arrivati nel set di spareggio. Anche la forte compagine almesina, poi vincitrice del torneo, domenica mattina nei quarti di finale ha dovuto superarsi per avere ragione delle nostre ragazze autrici di una prestazione strepitosa e premiate al termine del match dagli spalti con lunghi applausi dei loro supporter (e non solo).

Ad accompagnarci è stata, probabilmente, l’incoscienza delle squadre appena formate, consapevoli dei propri limiti ma desiderose metterci alla prova e confrontarci con gli altri team”,  commenta divertita una soddisfatta Cristina Pividori, la dirigente della squadra.  Utilissima all’autostima di tutto il gruppo si è rivelata così la gara d’esordio vinta abbastanza agevolmente con il Montalto Dora. Il 2 a 1 patito, subito dopo, dalle novaresi del San Giacomo non ha fatto altro che confermare che le nostre ragazze se la potevano giocare con tutti. Il pomeriggio, con le gare del ritorno, non cambia i valori espressi dai primi match, il Lingotto finisce secondo  e accede ai quarti di finale contro l’Almese, imbattuto al termine della prima giornata (lo sarà fino alla fine del torneo).

Ma per le valsusine la gara dei quarti non è una passeggiata. Dopo aver perso il primo set a 19, vinciamo la seconda frazione a 22. Forse abbiamo dato tutto quello che avevamo e nel terzo set le almesine dilagano: 15 a 6 il finale, ma gli applausi dagli spalti uniscono chi ha vinto e chi, questa volta, ha dovuto cedere.

Le ragazze sono sfinite, ma non hanno firmato la resa e lo dimostreranno poco dopo quando,  pur con qualche difficoltà vinciamo il match con il Rivarolo. Nel pomeriggio per la finale ci tocca il Canavese e vinciamo 2 a 0: siamo quinti. Il tempo di guardare la finalissima, le premiazioni e si torna con la certezza di aver fatto bene, ma che da domani si torna in palestra a lavorare per fare ancora meglio. Sempre meglio.

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