Tanto per informare… (una storia italiana)
Pubblichiamo qui sotto le righe scritte a caldo da….. quando è stato diramato l’elenco ufficiale dei ‘vincitori’ del bando di finanziamento “Inclusione sociale attraverso lo sport “ cui abbiamo partecipato a fine 2017.
Non siamo rientrati in graduatoria, ma, a titolo informativo, qualcosa vorremmo che la sapeste anche voi!
Tanto per informare……
Tutto è cominciato a settembre del 2017: con uno stanziamento di circa 1,8 milioni di euro, l’allora ministro per lo sport Luca Lotti e la sottosegretaria di stato Maria Elena Boschi hanno aperto un bando di finanziamento per “coinvolgere le associazioni e le società sportive dilettantistiche, le organizzazioni di volontariato, le cooperative di promozione sociale (…) per sensibilizzare e incentivare i valori civili sociali, contrastando l’emarginazione e le discriminazioni di ogni genere, favorendo l’integrazione delle persone con disabilità, delle minoranze etniche, degli immigrati e dei gruppi più vulnerabili”.
Almeno, questo sta (ancora) scritto sulla pagina di accesso al bando nel sito del Ministero. Come tantissime altre associazioni sportive, abbiamo pensato di partecipare anche noi. In fondo, la partecipazione è la nostra forza!
Ma a queste belle e altisonanti parole non sono seguiti altrettanti fatti: non vogliamo lanciarci in invettive sterili (ce ne sono già fin troppe!) perché capiamo che amministrare un Paese è un mestiere delicato, e tutt’altro che facile. Vogliamo semplicemente informare, metter le cose al loro posto perché…. perché noi ai valori civili sociali ci teniamo per davvero, e non ce la sentiamo di dire ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, agli allenatori e ai volontari semplicemente che abbiamo perso. Loro, soprattutto i ragazzi, sanno perfettamente che cosa significa perdere: vuol dire aver sbagliato qualcosa, doversi migliorare la prossima volta …. Così come vincere vuol dire avercela messa tutta, aver fatto squadra, aver faticato. Non c’è possibilità di equivoco, le parole nello sport hanno a che fare con la vita, con la realtà.
Evidentemente, chi scrive i bandi ministeriali con la realtà ha poco a che fare, e una parola vale l’altra, nel fitto bosco della burocrazia in cui le priorità sono definite in base all’appartenenza alle diverse correnti politiche (e pertanto cambiano di Regione in Regione….)
Ma lasciamo parlare i fatti, affinché chi legge possa farsi un’opinione personale….
Sulla marea di istanze pervenute, solo 501 sono stati i soggetti ammessi. E non soltanto associazioni sportive (per capirci, le piccole realtà come la nostra, che vanno avanti grazie alla volontà e all’impegno e non godono di alcun sostegno pubblico), ma anche Enti di promozione e/o Federazioni. Un criterio che mette sullo stesso piano l’associazionismo di base con Enti organizzati, che gestiscono tutti gli sport di un numero altissimo di realtà sportive sul territorio …
E non basta: fra questi 501 soggetti ammessi, soltanto 25 riceveranno come contributo una somma che si aggira sui € 71.000 – una somma di tutto rispetto, se si pensa per alcuni rappresenta il bilancio di un’intera stagione.
La scelta, dunque, è stata quella di “premiare” pochi anziché supportarne molti. Se si fosse deciso di “contribuire” in maniera più equa con i primi 100 o meglio 150, ci sarebbero state certamente somme minori – rispettivamente 17.788 oppure 11.858, che per un’associazione rappresentano una boccata di ossigeno puro. Se poi non si fossero considerati gli Enti di promozione o le Federazioni ne avrebbero supportate altre ancora.
E… dulcis in fundo, ecco l’elenco, che trascriviamo per dovere di informazione, dei 25 ‘vincitori’ del finanziamento:
TOSCANA 6 (di cui 5 a Firenze e di cui la UISP Firenze e OPES Toscana)
LAZIO 5 (di cui una OPES)
EMILIA ROMAGNA 3
CALABRIA 2
PUGLIA 2
CAMPANIA 2
LOMBARDIA 2
SARDEGNA 1
VENETO 1
ABRUZZO 1
Se davvero pensano, come scrivono, che “lo sport a qualsiasi livello può rappresentare una reale quanto efficace opportunità di sviluppo sociale per ogni comunità” perché privare tante piccole realtà di un contributo che talvolta rappresenta un apporto vitale al prosieguo delle attività nei territori?
…..Avranno pensato che in Piemonte o in Liguria (per citare 2 regioni escluse) la promozione dell’attività sportiva dilettantistica prospera in una nuvola dorata e non ha bisogno di sostegni economici……?
Ma lo sport, a chi lo pratica davvero, insegna soprattutto a non arrendersi: in fondo, per dirla con una canzone di Sanremo, non ci avete fatto niente….non ci avete tolto niente… continueremo a far vedere ai ragazzi che cosa vuol dire incentivare nella vita i valori civili sociali grazie all’impegno gratuito dei volontari che vengono a darci una mano, grazie ai sacrifici di tutti coloro che si spendono per rendere migliore, un po’ più vivibile, il territorio cui appartengono. Non certo grazie alle istituzioni…..
Il direttore generale del 2DLingotto Volley
Elisabetta Cappellutti