Con l’entusiasmo del primo giorno ripartiamo per una nuova stagione
“La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni” (Pietro Mennea)
Si riparte. Dopo un’estate meteorologicamente anomala, caratterizzata come sempre da avvenimenti tragici causati a volte dalla fatalità, ma sempre più e troppo spesso dalla trascuratezza e dal menefreghismo l’autunno imminente vede l’attività agonistica riprendere corpo pian piano.
Lo scorso week end hanno preso il via le Coppe Piemonte che hanno visto, sabato, il debutto delle ragazze della ex squadra guidata da Emanuele Alpignano – e ora affidata a Roberta Caucci e Marica Conte – e, domenica, quello del team allenato da Marco Pigliafiori. Un mese appena e sarà campionato, D per le une e B2 per la altre.
Quella trascorsa è stata una stagione brillante per i colori biancoblu: nel primo anno del Lingotto nei tornei nazionali, Pilotti e compagne hanno conquistato una prestigiosa quinta piazza finale finendo davanti a formazioni che erano accreditate di ambizioni ben più consistenti.
Dopo una partenza un po’ in sofferenza, com’era logico che fosse per una squadra abbastanza giovane e per di più esordiente a questi livelli, la squadra di coach Pigliafiori ha ingranato la giusta marcia inanellando una lunga serie di risultati positivi e togliendosi anche qualche bella soddisfazione come le vittorie con Albisola e Caselle.
Siamo consapevoli che quest’anno sarà ancora più dura: infatti se arrivare in alto è difficile, rimanerci è difficilissimo. La società ha operato, crediamo, con saggezza, confermando lo staff tecnico e quasi tutte le ragazze: sono partite per altri lidi Zeudia Manna e Sara Gaito, mentre Laura Capano, impegnata a Parigi per l’ Erasmus, rientrerà nei ranghi e gennaio. Sono arrivate la centrale Aurora Ghibaudo, proveniente dal Volley San Paolo e a cui diamo il benvenuto al 2D Lingotto, e, dal vivaio, la banda Francesca Bosso e il palleggio Giulia Creaco. A turno, poi. Altre giovani – nate tra il 2001 e il 2002, faranno la spola tra la serie D e la B2 accumulando occasioni di allenamento e di gioco, fondamentali per la loro crescita tecnica e agonistica.
È ancora vivissima nei nostri occhi, poi, la conquista della Serie D , al termine di una stagione entusiasmante che per un soffio e non poca sfortuna non ha premiato la ex squadra di Emanuele anche con l’accesso alle finali regionali under 16, dopo il quarto posto provinciale.
Per il torneo regionale la rosa della scorsa stagione è stata integrata dall’arrivo dall’In Volley del palleggio Sofia Fradiante, mentre alcune delle giovani lo scorso anno aggregate alla B2 torneranno a dar man forte alle loro giovani compagne . In panchina – lo abbiamo già ricordato – siederanno Roberta Caucci e Marica Conte un duo che già ha saputo regalarci grandi soddisfazioni e che, siamo certi, non patirà il salto di categoria.
Per il resto saremo come sempre impegnati su tutti i fronti del giovanile, dall’ Under 12 all’ Under 18 ma anche nel minivolley e nei progetti scolastici: un’attività corposa e dispendiosa che richiede grosse risorse economiche e umane e che meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle istituzioni che invece latitano rimandando di mese in mese, di anno in anno, decisioni che sarebbero per noi vitali per affrontare in modo più sereno il futuro.
D’altra parte, da Enti locali che fanno parte di uno Stato il cui governo con grande fatica ha partorito un decreto legge denominato “Milleproroghe”, titolo che dà un’idea precisa di come siano l’improvvisazione, la precarietà e la provvisorietà a caratterizzare l’ attività politica, che cosa ci si può aspettare?
Noi comunque andiamo avanti lo stesso, almeno fino a quando saremo sostenuti dall’entusiasmo per uno sport che ormai è entrato dentro di noi e che, tra l’ altro, proprio in questi giorni ci sta facendo vivere un’avventura eccitante con la nazionale azzurra maschile impegnata nei Mondiali. Speriamo che mister Blengini e i suoi ragazzi riescano ad arrivare fino in fondo alla manifestazione: sia perché avremo l’ occasione di vederli dal vivo al Pala Alpitour, ma soprattutto perché un trionfo azzurro alimenterebbe in modo esponenziale la crescita del movimento pallavolistico, come accaduto negli anni 90 con i successi della nazionale di Julio Velasco e, in parte, dopo la finale olimpica persa di un soffio col Brasile.
Rimbocchiamoci le maniche , dunque, allacciamo le scarpette e prepariamoci ad affrontare quella che ci auguriamo sia una magica stagione.
Mario