Grazie a tutti (o quasi)
Si è conclusa ufficialmente sabato scorso la stagione agonistica con la finale territoriale Under 12, ahimè persa dal Lingotto contro il Chieri (toh, chi si vede!) e mi sembra doveroso perciò ringraziare tutti quanti hanno contribuito a portare avanti con noi un ’ annata intensa e non priva di soddisfazioni, anzi! Solitamente non amo esternare pubblicamente le mie sensazioni e men che meno sui social con cui non ho un buon rapporto, per usare un eufemismo, e per questo preferisco lasciare l’ incombenza ai miei più che validi collaboratori, molto più a loro agio di me in queste cose. Tuttavia, questa volta mi sembra il minimo dire un grosso quanto sincero grazie a tutti coloro che, ognuno nel proprio ruolo, hanno fatto sì che il 2D Lingotto abbia potuto ancora una volta realizzare gli obiettivi che si era prefisso, in qualche caso andando al di là di ogni più rosea aspettativa, altre un po’ meno ma in ogni caso ci ha provato. Dallo staff dirigenziale a quello tecnico, dalle ragazze alle famiglie che , pur con qualche poco lodevole eccezione, hanno saputo supportare e sopportare il peso di una lunga ed estenuante stagione delle loro figlie accompagnandole con pazienza e con passione, per non parlare di tutti i nostri meravigliosi tifosi che si sono sempre e dappertutto distinti per il loro calore ma anche per la loro sportività, sono stati protagonisti di una stagione che ci ha regalato tante soddisfazioni e ovviamente qualche delusione, ma sempre grandissime emozioni. Salvezza stentata ma meritata per la Serie B2, una promozione nella prima serie regionale per la serie D, sicuramente non preventivata ma tanto “giusta” da lasciare l’ amaro in bocca per aver dovuto passare dai playoff per conquistarla, diverse squadre giovanili nelle varie “final eight”, con la ciliegina della già citata finalissima Under 12, sono stati i risultati agonistici che ci hanno fatto a turno sognare e disperare ma che alla fine possiamo sicuramente definire come tappe di una stagione più che positiva. Tra le immagini più belle che porterò per sempre con me vorrei rimarcare il tifo calorosissimo e incessante che le ragazzine più piccole non hanno fatto mai mancare alle “colleghe” della B2 e della D in occasione delle loro partite al Centro Sportivo ( ma spesso anche in trasferta!): segno tangibile di un senso di appartenenza e di un’anima comune che caratterizza il popolo del Lingotto, almeno per la maggior parte di esso e, credetemi, non è retorica. E adesso via con la prossima stagione: neanche il tempo di rifiatare ed è già ora di programmare il futuro. Saprete ormai tutti che in questi giorni abbiamo avviato una collaborazione con la società Lasalliano del presidente Antonio Mottura, con il quale esiste un rapporto di stima più che trentennale e con il quale condividiamo da sempre la stessa passione e gli stessi valori: sono sicuro che questa partnership non potrà che aggiungere valore a due società che da sempre si esprimono con professionalità, passione e perché no, anche con risultati più che lusinghieri. P.S Ho dimenticato un doveroso ringraziamento anche a coloro che evidentemente non condividono i nostri valori (amicizia, senso di appartenenza, rispetto degli altri componenti della squadra o della società, legittima ambizione, ma mai disgiunta dall’umiltà, e così via) e ritengono più attraenti e più degne, anche più confacenti alle proprie smisurate potenziali capacità, altre realtà presenti sul territorio, occasioni che non bisogna lasciarsi sfuggire… In fin dei conti che cos’ è il Lingotto? Una piccola società di periferia che opera da soli 45 anni con una crescita continua, dotata di un proprio Centro Sportivo, con una presenza costante nelle final four provinciali e regionali da almeno 10 anni di una o più formazioni giovanili, con una squadra che partendo dalla Seconda Divisione provinciale in soli 3 anni è arrivata alla C regionale con tutte ragazze under 18 cresciute nel proprio vivaio, mica andandole a “rubare” a destra e a manca con chimeriche promesse, quasi mai mantenute, presso società che hanno speso anni, soldi e fatiche per tirarle su.In fin dei conti se mi cercano tutti è perché sono brava e sono nata per la pallavolo, non sarà mica perché per alcuni anni ho avuto validi istruttori che mi hanno insegnato, con pazienza e capacità, a stare in campo e ad usare a dovere i fondamentali, come ho ampiamente dimostrato in occasione della finale Under 12, persa solo perché le mie compagne non hanno saputo giocare al mio eccelso livello. Non finirò mai di imparare e in fin dei conti anche questi atteggiamenti non fanno che accrescere il mio bagaglio di esperienza, per cui anche a costoro dico sinceramente grazie e soprattutto buona fortuna!
Mario Scatà