A good year, un’ottima annata: la stagione dei giovanili del 2D Lingotto

Lo scudetto di Prima divisione, pur conquistato in un campionato di serie ma da una formazione composta tutta da ragazze nate tra il 2001 e il 2003, ha regalato al 2D Lingotto l’acuto che era finora mancato bissando il provinciale under 12  conquistato nella passata stagione.

“Non possiamo che essere soddisfatti del lavoro portato avanti sul nostro vivaio – commenta il direttore tecnico Emanuele Alpignano – . L’impegno dei nostri coach nel corso della stagione è certificato da una crescita dei risultati e, ancor più, del livello del gioco espresso dalle nostre squadre giovanili”

Valori che hanno permesso al 2D Lingotto Volley di accedere alla fase regionale in tutte le categorie, dall’under 13 all’ under 18, con la squadra frutto dell’accordo con l’Mtv Moncalieri, e di sfiorare, proprio con l’under 13 e l’under 16, la qualificazione alla final four.

Anche le squadre che non hanno raggiunto la fase regionale (e che neppure avrebbero potuto ambirvi potendo ogni società schierarvi solo una compagine) come l’under 16 griffata G.E.M.A. e l’under 13 Calipso hanno comunque ben lavorato e, pur alternando nel corso della stagione prestazioni incoraggianti ad altre da dimenticare, hanno posto le basi per l’annata che verrà.

E’ stata un’altra stagione da ricordare quella delle ragazze del 2005 allenate da Roberta Caucci e Marica Conte che – dopo essersi laureate l’anno passato campionesse di Torino nell’under 12 – si sono confermate ai vertici della propria categoria salendo sul podio territoriale under 13 e arrivando a giocarsi la qualificazione alla final four regionale contro la favorita L’Alba Volley.

“Trattandosi di un gruppo completamente cresciuto in casa, e non frutto di quel reclutamento sfrenato che sembra ormai essere la cifra del volley giovanile, il risultato ben testimonia l’ottimo lavoro che i nostri tecnici svolgono in palestra – sottolinea Alpignano – . Se l’obiettivo è quello di costruire giocatrici per la prima squadra, dando continuità alla loro crescita tecnica, e non solo di vincere i campionati con squadre che si formano e si smembrano anno dopo anno – prosegue il direttore tecnico –  la strada non può che essere questa.”

Impegnate anche in under 14, le ragazze di Caucci e Conte, hanno altrettanto ben figurato arrivando a disputare la fase regionale nella quale hanno incontrato ragazze di un anno più vecchie dimostrando, una volta di più, l’impegno di tutto il gruppo e le capacità di chi le ha sapute così sapientemente guidare.

Oltre allo scudetto provinciale di Prima divisione e alla promozione in serie D che hanno suggellato la loro stagione, le ragazze dell’under 16 hanno conquistato la final four provinciale dopo un campionato nell’eccellenza regionale della categoria che, attraverso il continuo confronto con le migliori realtà piemontesi, ha sicuramente permesso loro di crescere.

Un gruppo, quello allenato da Emanuele Alpignano e Alessia Crivello, che si è giovato di molti inserimenti di ragazze provenienti da altre formazioni del 2D Lingotto che, ben lavorando nel corso della stagione, hanno evidenziato netti miglioramenti.

“Purtroppo – si dispiace Alpignano – la Final Four regionale ci è sfuggita anche qui all’ultima gara, complice un po’ di sfortuna manifestatasi in una serie infortuni arrivati nel momento meno indicato.”

Per l’U18, affrontata in collaborazione con l’MTV, una stagione giocata in linea con le aspettative di una squadra che ha avuto poche occasioni di allenarsi insieme.

“Il grande risultato di questa squadra, però – sottolinea il direttore tecnico Alpignano – è l’aver inserito 4 di queste ragazze nella rosa della nostra B2 confermando la nostra volontà di farle crescere, creando un percorso che le porti dai campionati giovanili alla prima squadra”.

“Un obiettivo che continueremo a perseguire anche nella prossima stagione utilizzando il campionato di serie D per far crescere i nostri talenti migliori – garantisce Alpignano -.  Ci piace considerare le atlete un patrimonio, anche affettivo, della società da far crescere senza forzare i tempi, seguendole passo passo, dando loro la dovuta attenzione e cercando di prepararle nel modo migliore per l’inserimento , al termine di questo percorso, in prima squadra”  

 

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