C femminile: alla Labormet non riesce l’impresa, Caselle si conferma corazzata
Di imprese non riuscite è piena la storia dello sport!
Che si parli di pallavolo, calcio, basket o di qualsiasi altro sport di squadra, alla voce succitata tornano alla mente numerose partite in cui la squadra sfidante ha dovuto arrendersi alla forza dell’avversario. Senza scomodare paragoni azzardati e obiettivamente troppo pesanti, il compito che attendeva la Labormet sabato sera era una vera e propria impresa. Che, purtroppo per la Labormet e i suoi supporter. non si è realizzata.
Merito, in primis, di un Caselle pressoché perfetto nei primi due set, quasi “ingiocabile” per questa categoria. La squadra del duo Appi-Bonino si è confermata la corazzata capace di mantenere la propria imbattibilità per tutta la stagione, mantenendo alte percentuali sia in attacco che nei fondamentali di seconda linea.
Nessuna sorpresa per quanto riguarda i sestetti in campo: entrambi gli allenatori confermano le scelte fatte durante l’anno mandando in campo le formazioni standard. Il piglio e l’approccio alla gara da parte di entrambe le formazioni mostra la determinazione nel voler mettere in campo la miglior pallavolo. Le squadre procedono punto a punto fino al primo time out tecnico delle padrone di casa sul 14 a 13 a favore delle ospiti. La Labormet, in questa prima fase di gara, si affida maggiormente ai propri centrali, confermando la filosofia di gioco utilizzata per buona parte della stagione. La ricezione garantisce buone percentuali di palloni giocabili al centro, permettendo a Zeudia Manna di variare le proprie soluzioni d’attacco. Di contro Caselle tiene botta, rispondendo ad ogni offensiva di Fontana e compagne, con Mautino, Nogarotto e Moruzzi, ben servite dal proprio palleggiatore. Alla seconda interruzione tecnica di coach Pigliafiori si registra la prima fuga ospite: Caselle allunga sul 19 a 15 aggiudicandosi un paio di scambi lunghi. Coach Pigliafiori tenta la carta Gerbino al servizio in luogo di Taddei per cercare di sfruttare l’esuberanza della sua giovane attaccante. La Labormet rimane in scia delle avversarie, nonostante non riesca a riavvicinarsi completamente a loro. A chiudere il set è un attacco di Moruzzi in fast. 25 a 21 il finale.
Il secondo parziale si sviluppa sulla scia del precedente: equilibrio in campo, con entrambe le squadre a cercare di scrollarsi di dosso le avversarie. Per buona parte della prima fase del set si procede punto a punto: sugli scudi Nogarotto e Fontana, autrici di attacchi pregevoli. La fase centrale del set è caratterizzata da qualche errore ed imprecisione in più da entrambi i lati, segno della volontà di spingere sull’acceleratore e cercare di ottenere qualcosa in più dal proprio gioco. Le squadre procedono a braccetto fino al 18 pari. Sul più bello, però, la Labormet incappa in qualche imprecisione di troppo, mentre Caselle capisce che è il momento di allungare per chiudere il set. Il sussulto di orgoglio finale di Fontana e compagne non è sufficiente: le ospiti chiudono a proprio favore anche il secondo parziale (25 a 22) portandosi sul 2 a 0.
Due set di livello assoluto disputati da entrambe le formazioni: Caselle non demerita il vantaggio, avendo dimostrato di avere qualcosa in più nel proprio gioco. Gli applausi del pubblico al cambio di campo testimoniano la pregevolezza della pallavolo messa in campo dai due team.
La Labormet approccia il terzo parziale più agguerrita che mai per tentare di prolungare la sfida e strappare punti importanti alla prima della classe. La buona partenza viene, però, vanificata da qualche imprecisione di troppo in fase break: come nei set precedenti Lingotto mantiene un buon ritmo in ricezione – salvo qualche errore – garantendosi la possibilità di utilizzare tutta la rete per organizzare i propri attacchi. Tuttavia non riesce a mantenere la stessa precisione nella ricostruzione dell’attacco dopo la difesa – sono degne di nota almeno un paio di difese superbe di Magaraggia. Sul punteggio di 10 a 6 per le ospiti coach Pigliafiori prova a cambiare le carte in tavola inserendo Poggetti e Gerbino in luogo di Manna e Taddei. Il doppio cambio non paga però i dividendi sperati. Caselle continua a macinare gioco e punti, mentre Fontana e compagne vedono progressivamente fuggire le avversarie: il finale è un continuo biancorosso verso il 3 a 0. Chiusura, tra gli applausi del folto pubblico presente, sul 25 a 16.
“È un 3 a 0 che sentenzia, se ce ne fosse ancora bisogno, la superiorità della formazione di coach Appi, autentica schiacciasassi – commenta a fine gara il coach della Labormet, Marco Pigliafiori – Tuttavia non usciamo assolutamente ridimensionati dal confronto, nonostante il 3 a 0 possa suonare come una sentenza.”
“Sono estremamente orgoglioso di queste ragazze – prosegue Pigliafiori – . Hanno giocato per due set una pallavolo di ottimo livello, mettendo in campo molte di ciò che avevamo preparato e che sapevamo essere importante. Ma di fronte c’era una squadra compatta e forte, che ha giocato una pallavolo quasi perfetta.”
Un bicchiere mezzo pieno per il coach della Labormet che conclude :”Ho visto intensità, agonismo, concentrazione e compattezza: tutte doti che ci serviranno per la fase finale. Non ci siamo mai disuniti, nemmeno quando Caselle ha messo tra noi e loro qualche punto in più”.
Sabato ultima recita della regular season in casa di Rivarolo, ormai fuori dai giochi per la corsa al terzo posto, ma sicuramente desideroso di chiudere la stagione con una bella prova per salutare il suo pubblico. Per Fontana e compagne l’ennesimo impegno intenso e probante che dovrà servire da trampolino di lancio per i playoff.
CAMPIONATO REGIONALE FIPVA SERIE C FEMMINILE GIRONE A
Sabato 29 aprile 2017 – CENTRO SPORTIVO LINGOTTO
LABORMET 2 LINGOTTO – CASELLE VOLLEY 3-0
(21/25; 22/25; 16/25)
CASELLE VOLLEY: Aimar, Aimone, Bevilacqua, Canali (K), Colletta, Garraffa, Mautino, Moruzzi, Nogarotto, Turato, Vigna, Bosi (L). All: Appi, Bonino
LABORMET 2 LINGOTTO : Falaguerra, Poggetti, Fontana (K), Pilotti, Gerbino, Manna, Banzato, Salvatico, Volpi, Taddei, Gaito, Magaraggia (L1), Viana (L2). All: Pigliafiori , Bono