1 + 1 = B1. Analisi di un trionfo inaspettato

No, non è un’ astrusa formula matematica come la sequenza di Fibonacci o fisica come la celeberrima E= MC2 di Einstein. Sta a rappresentare un grande risultato ottenuto nell’ambito di un progetto sportivo che vede protagoniste due società pallavolistiche torinesi tra le più storiche ed organizzate, il 2D LINGOTTO e il LASALLIANO, che nel giro di pochissimi anni ( 4 per l’ esattezza ma con nel mezzo circa due anni di quasi inattività per Covid) partendo dai campionati regionali con la denominazione TO PLAY hanno raggiunto insieme per la prima volta nella loro storia la categoria B1. E’ stata una crescita graduale, compiuta passo dopo passo senza incidenti di percorso, fissando di volta in volta obiettivi non troppo ambiziosi ma raggiungibili con i (pochi) mezzi a disposizione, con l’ impegno e la dedizione di tutti gli attori coinvolti: dirigenti, tecnici, staff, atlete e tifosi.
Nel caso specifico credo di poter dire a nome di tutti che l’ obiettivo è stato addirittura superato: a settembre, quando siamo partiti, si parlava di fare un passo in avanti rispetto alla già ottima stagione agonistica disputata lo scorso anno, quando abbiamo terminato a ridosso della zona playoff, zona che sembrava essere il nostro punto di riferimento per quest’ anno. Poi, come suol dirsi, l’appetito vien mangiando e gara dopo gara ci siamo accorti che forse era il caso di pensare più in grande. Detto, fatto: in testa a seguito delle prime 5 gare, tutte vittoriose, dopo un primo inopinato scivolone a Novembre in casa delle giovanissime del Chieri, abbiamo ripreso a correre inanellando una fantastica serie di ben 10 partite utili consecutive che ci hanno visto duettare ai primi due posti della classifica con l’ UIV SFRE PAVIA, prima diincorrere nella seconda sconfitta in trasferta a Vigevano in casa della FLORENS.
Lo sliding doors del campionato avviene alla 19° giornata quando PAVIA cade in casa del SAVIGLIANO mentre la ASCOT LABORMET 2 TO PLAY sivendica della sconfitta subita all’ andata battendo CHIERI 3-0, effettuando il sorpasso e portandosi in testa alla classifica con un punto di vantaggio. La settimana successiva una nuova sconfitta di PAVIA ci permette di portare il distacco a 4 punti, distacco cherimarrà invariato fino allo scontro diretto che ha visto le Pavesi prevalere 3-1 riportandole a -1 dalla TO PLAY.
Le ultime 3 gare sono state di piena sofferenza per la squadra di Marco che già in debito di ossigeno per la stagione intensa disputata hanno perso per infortunio l’ esperta centrale titolare ANNA ARIAGNO (a proposito, in bocca al lupo e arrivederci a presto sul campo!), per altro ben sostituita dalla rientrante capitana ISABELLA BOURLOT che fortunatamente si era ripresa da un brutto mal di schiena che l’ aveva tenuta in panchina per diverse gare. La squadra ha saputo fare quadrato e tirando fuori le ultime energie, pur non disputando le migliori gare della stagione, è riuscita a prevalere nelle 3 restanti contro avversari non facili e assai motivati: il fischio finale del match conclusivo al PALAMARENCO di SAVIGLIANO ha visto BOURLOT e compagne meritatamente liberarsi in un grande urlo di vittoria e scatenarsi in una pazza festa insieme al centinaio di supporters accorsi a sostenerle con il solito incessante e caloroso tifo.
Una cosa mi piace sottolineare: una buona parte della formazione di MARCO è costituita da elementi giovani provenienti dal vivaio, dalla palleggiatrice GIULIA CREACO al libero ALESSANDRA VIANA, dall’opposto BEATRICE GERBINO alla centrale ALIDA FANTINO, e questo non può che inorgoglire chi fa del settore giovanile il fiore all’occhiello della società. Ovviamente l’ ardore giovanile non è sufficiente per essere competitivi, per questo é stato fondamentale l’ apporto di elementi esperti e capaci come ARIAGNO, BOURLOT, CARRE’, DAMETTO, HERNOFfF, PASTORE nonché l’ abile gestione del gruppo da parte di MARCO PIGLIAFIORI e di tutto lo staff tecnico. Il fatto che l’ annata sia terminata in modo trionfale senza gravi infortuni, eccezion fatta per quello già ricordato subito da parte di ANNA ARIAGNO, e senza quei dissapori e quei mugugni in panchina che spesso si verificano durante una lunga estenuante stagione, soprattutto da ​chi è costretto a stare spesso in panchina, testimonia di una conduzione attenta ed efficace e, detto senza alcuna retorica, di una notevole coesione e unità di intenti da parte di tutto il gruppo.
Adesso è giunto finalmente il momento di festeggiare e rilassarsi, neanche troppo in attesa di rimboccarsi le maniche e pianificare la prossima stagione ma prima mi corre l’ obbligo di ringraziare qui tutti quelli che hanno contribuito in qualche modo alla realizzazione di questo risultato grandioso, a partire dalle 13 splendide ragazze:
ANNA ARIAGNO centrale inarrestabile fin quando non ci ha pensato un maledetto infortunio. Auguroni!
ISABELLA BOURLOT, centralona, capitana di lungo corso che ha saputo trascinare il gruppo con l’esempio e la dedizione anche e soprattutto nei momenti più difficili.
MATILDE BRACCIONI, banda, nome omen, dotata di un braccio particolarmente potente e preciso, quando èstata chiamata in causa ha sempre risposto con efficacia, sia al servizio che in attacco e difesa.
VITTORIA CARRE’ , detta VICKY, opposta, nel pieno della maturità agonistica si è rivelata una colonna di questa formazione: fondamentali i suoi turni di servizio a Savigliano, in tutti e tre i set, per riportare in partita la squadra che stava subendo le avversarie.
FEDERICA CASSOLARO , secondo libero, proveniente dal Rivarolo, impegnata in qualità di alter ego di
ALESSANDRA VIANA, ha avuto modo di fare una utile esperienza della categoria fornendo nel contempo il suo prezioso contributo.
GIULIA CREACO , palleggio, classe 2002, si vedeva già dall’Under 12 che aveva un talento naturale fuori dal comune. Mani d’oro, velocità, intelligenza tecnica e senso innato per la difesa è cresciuta in pochi anni in maniera esponenziale. Un leggero calo di rendimento nella fase finale non le ha impedito di disputare una stagione eccellente.
CAMILLA DAMETTO, banda, forse la più completa del gruppo a livello di tecnica e di esperienza ha messo entrambe a disposizione della squadra con grande umiltà fornendo un contributo di equilibrio tecnico fondamentale.
ALIDA FANTINO, centrale: pensare che un paio di anni fa voleva smettere in quanto aveva smarrito la fiducia in se stessa. La crescita dimostrata in questa stagione quando è stata mandata in campo per sopperire alla indisponibilità delle colleghe di reparto più esperte ha dimostrato quanto abbia fatto bene la società a insistere su di lei, ed ha ancora margini di miglioramento notevoli.
BEATRICE GERBINO , opposta, il fatto che il coach avversario ogni volta chieda il time out quando entra in campo per la battuta la dice lunga su quanto sia temibile ed efficace al servizio, ma non solo. Grande umiltà e dedizione.
MARTA GRAMAGLIA , palleggio, non ancora ventenne è la più giovane del gruppo; all’ ombra di GIULIA ha potuto affinare la sua tecnica e accrescere rapidamente la sua esperienza offrendo al contempo un ottimo contributo quando chiamata in campo soprattutto in occasione dei doppi cambi operati con frequenza da coach MARCO.
LISA HERRNHOFF, banda: “Sono Miss HERRNHOFF, risolvo problemi”. La “rossa”, atleta tecnicamente assai dotata, come il famoso Mr. Wolf interpretato da Harvey Keitel in Pulp Fiction quando è stata chiamata in campo ha veramente tirato spesso fuori la squadra da situazioni intricate sia al servizio che in seconda linea a ricevere e difendere ma anche in attacco grazie ad una manualità di tutto rispetto.
FRANCESCA PASTORE, banda, tornata all’ovile dopo aver militato alcune stagioni altrove, ha stupito tutti per la sua maturità tattica e soprattutto per la potenza e l’efficacia dei suoi attacchi spesso devastanti. Un piacere vederla affondare colpi terrificanti, anche da seconda linea, che mettevano letteralmente paura alle malcapitate avversarie.
ALESSANDRA VIANA, libero: l’ho vista personalmente quando aveva 4 anni cominciare a sgattaloiare e a palleggiare alla Jovine durante gli allenamenti o nei post partita della sorella ELENA. Sinceramente sapevo che fosse brava ma non pensavo che potesse arrivare a certi livelli e invece ha disputato una grandissima stagione. Lieto di essere stato smentito e avanti così.
GRETA DAVALLI , centrale, classe 2005, è stata portata in panchina in occasione dell’ultima gara a Savigliano per sopperire all’ infortunio di ANNA ARIAGNO. Non ha avuto modo di giocare ma sicuramente ha portato fortuna e questo non è poco. Avrà tempo e modo per farsi le sue esperienze e un giorno poter dire “c’ero anch’io” , e non solo a fare numero.
MARCO PIGLIAFIORI, coach. Anno dopo anno, passo dopo passo, ha saputo centrare, con la promozione in B1, un traguardo storico per entrambi i sodalizi del Progetto TO PLAY, i quali da parte loro l’ hanno messo nelle condizioni ideali per compiere l’ impresa affidandogli un gruppo di ragazze dotate di qualità, esperienza e voglia di emergere; MARCO, oltre alle indubbie doti tecniche e tattiche (sa studiare scrupolosamente gli avversari e quindi le contromosse più appropriate), ha il grande merito di averlo saputo guidare con sagacia, attenzione ed equilibrio. E’ riuscito persino a non farsi squalificare per somma di cartellini, e non è poco.
MARCO ENRIA, secondo allenatore. Disponibile, discreto, incisivo quando serve, credo sia il prototipo del secondo che ogni allenatore vorrebbe: indispensabile. Esulando dalla parte strettamente tecnica non meno importante è stato poi il contributo fornito dall’intero
staff messo a disposizione della squadra che vado a ricordare:
CRISTINA PITASI dirigente accompagnatrice
FABRIZIO MINARDI preparatore atletico
FILIPPO RUZZA scoutman
RICCARDO MULATTERO fisioterapista
DANIELE GERBINO refertista per le partite casalinghe
e scusate se ho dimenticato qualcuno.
Infine, last but not the least, lasciatemi spendere un grazie speciale per tutti i tifosi che hanno seguito la squadra non solo nelle gare casalinghe ma anche in trasferta, capitanati dal super capo ultra PAOLO CARRE’. Sempre numerosissimi e rumorosissimi hanno garantito un sostegno e un calore che ha sicuramente dato una mano a raggiungere più facilmente l’ambizioso obiettivo.
In conclusione: grazie ragazze, siete state” SEMPLICEMENTE FANTASTICHE”.


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